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Gli Slayer sono un gruppo thrash metal noto per il contenuto dei testi, che toccano argomenti riguardanti satanismo, nazismo, guerra, violenza, morte e serial killers. Dall’inizio della loro carriera sono sempre stati al centro delle polemiche, ricevendo una moltitudine di critiche per presunte idolatrie naziste e sataniste e la band è stata anche citata in vari episodi di cronaca nera, cosa che ha scatenato numerosi dibattiti sull’impatto della loro musica sui giovani. Sono ritenuti tra i principali sviluppatori del loro genere, insieme a Metallica, Megadeth ed Anthrax.

Tratti distintivi della loro musica sono assoli veloci e caotici, rapidi groove batteristici, tremolo picking e doppia cassa martellante, peculiarità che li hanno resi uno dei piú importanti gruppi per lo sviluppo del metal estremo e il loro terzo album, Reign in Blood, è stato una profonda influenza per il death metal. A differenza della maggioranza dei gruppi thrash della loro era che negli anni intrapresero nuovi percorsi musicali, conservano tuttora il loro tipico stile, nonostante il cambio generazionale e l’arrivo di nuove forme musicali. Si stima che abbiano venduto circa 20 milioni di album in tutto il mondo finora.

Il gruppo si formò nel 1981 ad Huntington Park, un sobborgo sudorientale di Los Angeles, ad opera dei chitarristi Kerry King e Jeff Hanneman. L’incontro tra i due fu fortuito. Kerry King, per caso, lo sentí suonare con alcuni suoi amici. Dopo essersi conosciuti i due chitarristi, assieme al batterista di Jeff Hanneman, provarono alcuni pezzi dei Judas Priest e degli Iron Maiden. Dopo un po’ Kerry King gli chiese di fondare assieme una band e Jeff Hanneman gli diede una risposta positiva. Cosí Kerry King conobbe il suo futuro collega. Jeff Hanneman era anche un grande ammiratore dell’hardcore punk ed i suoi gusti musicali contribuirono a formare lo stile del quartetto californiano.

Successivamente Kerry King contattò il bassista Tom Araya con cui aveva già suonato in un gruppo chiamato Quits. L’ultimo arrivato fu Dave Lombardo, ex batterista di Escape e Sabotage che conobbe Kerry King mentre lavorava come fattorino per consegna pizze. Completata la formazione il ruolo di cantante venne affidato a Tom Araya.

Nel mese di maggio del 1983 composero il loro primo demo, il quale conteneva i brani «Fight 'Til Death», «Black Magic» e «The Antichrist»; essi, in seguito, sarebbero entrati a far parte del loro disco di debutto.

Poco dopo, Dave Lombardo si ritirò per breve tempo per motivi ignoti, venendo sostituito da Bob Gourley, membro che suonò per un periodo molto ridotto nel gruppo (partecipò solamente a qualche manifestazione con gli Slayer), il quale non viene nemmeno menzionato da molte biografie della band.

Terminata la sua breve militanza, Gourley se ne andò nei Dark Angel (in seguito nei Powerlord) e la band, ricongiunta con Lombardo, firmò un contratto con la Metal Blade e rilasciò sul mercato, nel dicembre del 1983, il suo debutto discografico: Show No Mercy.

Il disco d'esordio vede forti riferimenti al sound heavy metal dei Judas Priest e risente molto anche delle influenze dei gruppi della New Wave of British Heavy Metal, in particolare Venom e Iron Maiden. I testi trattano argomenti di satanismo, con il Demonio che gioca un ruolo da protagonista nella maggioranza dei brani. Altro tema esposto è quello del nazismo, in particolare nel brano The Final Command, il quale fece trasparire il sospetto, che accompagnerà la formazione per tutta la sua carriera, di simpatie nazionalsocialiste. Dal punto di vista sonoro, il disco presenta molte lacune (la sua produzione venne finanziata da Tom Araya e il padre di Kerry King senza il supporto della casa di Slagel) ma il prodotto venne definito un promettente punto di partenza e gli Slayer gettarono le basi del thrash metal assieme ai loro colleghi Metallica, che qualche mese prima dello stesso anno fecero uscire Kill'Em All.

Tramite Slagel, il quartetto intraprese il tour promozionale del disco, noleggiando un Van e usando anche, per problemi di spazio, l'automobile di Araya. Ispirandosi all'attitudine dei Venom, i primi concerti degli Slayer furono caratterizzati da un'iconografia prettamente satanista, presentandosi in pubblico con un "look" malevolo e con una scenografia composta da croci inverse. Il gruppo, in futuro, abbandonò questo tipo di show perché, a detta di Tom Araya, fu una cosa ridicola. Il tour, tuttavia, presentò vari problemi; gli Slayer vennero ben accolti, ma furono costretti a pernottare, in certe serate, a casa di alcuni spettatori per problemi monetari. Si dice che la band, oltre a questo inconveniente, non venne nemmeno pagata da Slagel al ritorno.

Completata la tournée, Kerry King, siamo quasi a metà del 1984, ricevette un'offerta da Dave Mustaine (da circa un anno licenziato dai Metallica) per suonare negli esordienti Megadeth. King decise di accettare e ciò portò un malcontento nell'organico, temendo che egli sarebbe entrato in pianta stabile nel gruppo di Mustaine. King, invece, non abbandonò gli Slayer e la sua esperienza nei Megadeth durò molto poco. King, stando alle sue dichiarazioni, suonò con il gruppo solamente in cinque concerti, andandosene a causa di vari litigi con Mustaine e per concentrarsi solamente sugli Slayer.

Nello stesso anno venne pubblicato un disco dal vivo chiamato Live Undead (sul quale aleggia incertezza che sia un vero live) e Haunting the Chapel, un Ep contenente tre brani (che con la nuova versione, allegata a Live Undead, divennero quattro), dove si iniziò a notare un ulteriore irrobustimento nel loro sound, con le chitarre abbassate di tonalità e con l'adozione della doppia cassa, che in Show No Mercy non c'era.

Nel 1985, uscì il secondo album in studio, Hell Awaits, un disco che segnò un rilevante cambiamento stilistico del gruppo. La produzione è più pulita, le influenze hardcore punk divennero più marcate e il suono diviene ancor più veloce e possente. Le vendite furono molto soddisfacenti (circa 700.000 copie) ed Hell Awaits fu il punto di distacco dalle influenze della N.W.O.B.H.M. e l'inizio di una band che, per gli esperti musicali, darà il suo grande contributo per l'origine del metal estremo.

Dopo Hell Awaits, gli Slayer acquistarono una buona notorietà ma i problemi tra loro e Slagel non si placarono; si vocifera che la formazione californiana, a causa di altri problemi di denaro con il produttore della Metal Blade (non si sa chi avesse ragione tra le due parti), decise di non rinnovare più il contratto e di cercare una nuova etichetta discografica.

Rick Rubin della Def Jam Records, seguiva la loro musica e aveva intenzione di lavorare con musicisti heavy metal, dato che in passato si occupò solo di quelli rap e hip hop (ad esempio LL Cool J e Beastie Boys). Propose loro un contratto e la band accettò senza problemi.

Il 1986 vede l'uscita del terzo album in studio degli Slayer, ovvero Reign in Blood[6], il primo capitolo discografico prodotto con l'ausilio di Rubin. Con questo album, il sound degli Slayer divenne ancor più duro e seminale. A differenza di lavori come Master of Puppets dei Metallica e Peace Sells...But Who's Buying dei Megadeth, entrambi dischi più tecnici e melodici, Reign in Blood si distinse per la sua velocità esecutiva e per la sua brutalità sonora, venendo definito dalla critica il primo disco di metal estremo della storia. Inoltre si accentuarono ancor di più le influenze hardcore punk (per la velocità e la breve durata dei brani). Tuttavia, il gruppo ricevette una moltitudine di accuse da parte dei media, perlopiù di simpatie naziste; parte della causa è Angel Of Death, indubbiamente il loro brano più famoso ma anche quello più bersagliato dai mezzi di comunicazione.

A parte ciò, Reign in Blood è considerato uno dei dischi basilari della storia dell'heavy metal ed è visto come uno dei maggiori punti di riferimento delle bands di metal estremo che verranno dopo. Gruppi appartenenti a questa frangia oltranzista come Kreator, Testament, Morbid Angel, Mayhem, Cannibal Corpse, Machine Head, Sepultura e Slipknot hanno sempre definito Reign in Blood come una delle loro principali fonti di ispirazione. Canzoni che contribuirono al successo del disco furono la già menzionata Angel of Death, Altar of Sacrifice, Criminally Insane e le conclusive Postmortem e Raining Blood, entrambe immancabili in ogni concerto della formazione californiana.
Il gruppo agli inizi degli anni '90;da sinistra Kerry King, Jeff Hanneman, Tom Araya e Dave Lombardo
Il gruppo agli inizi degli anni '90;da sinistra Kerry King, Jeff Hanneman, Tom Araya e Dave Lombardo

Intanto, il gruppo intraprende il tour del disco (Reign in Pain) ma, non appena iniziato, ci furono i primi screzi, che culminarono con l'uscita di Dave Lombardo dal gruppo. Gli Slayer chiamarono immediatamente Tony Scaglione (preso in prestito dai Whiplash) che completò le date. Questo venne intrapreso con gli Overkill negli Stati Uniti e con i Malice in Europa. Finito il tour, Scaglione tornò nei Whiplash per dare spazio al ritorno di Lombardo, il quale venne convinto da Rick Rubin a rifiutare la proposta di Dave Mustaine di entrare nei Megadeth al posto di Gar Samuelson.

South of Heaven fu il quarto capitolo discografico degli Slayer che vide la luce nel 1988. Il loro stile vide un altro cambiamento, vennero infatti rallentate le ritmiche e venne dato anche un piccolo spazio alla melodia, mantenendo però il sound sempre incisivo. La composizione dei brani (dal punto di vista lirico) vide un'importante partecipazione di Araya. Il risultato del lavoro fu un disco che ottenne comunque un eccellente successo, sebbene i fans volessero un altro lavoro sullo stile di Reign in Blood. La tematica nazista venne ancora trattata (ad esempio nel brano Behind The Crooked Cross) e il brano finale Spill The Blood presentò, per la prima volta, una parte caratterizzata da una tetra melodia.

Sempre nel 1988, la band di King preparò il World Sacrifice Tour assieme ai Nuclear Assault e W.A.S.P., dopodiché venne inserita come "special guest" nel tour di Ram It Down dei Judas Priest.

Nel 1990 uscì Seasons in the Abyss, altro album di successo e il loro disco più venduto, fino ad ora, con 2.000.000 di copie vendute e certificato disco di platino negli Stati Uniti. Esso uscì per la nuova label di Rubin, la Def American Records (che successivamente cambiò il nome in American Recordings). Con questo lavoro, gli Slayer continuarono la formula adottata da South of Heaven, quindi brani con ritmiche sia veloci che più lente e un piccolo spazio per la melodia. Oltre al satanismo e nazismo, nella musica degli Slayer si aggiunsero anche le tematiche di serial-killers (anche se, in realtà, vennero accennate già in Hell Awaits). Di ciò se ne occupò Araya, che è affascinato dalle storie di questi sadici assassini, scrivendo il brano Dead Skin Mask, brano che parla dello schizofrenico Ed Gein, definito il Macellaio di Plainfeld.

La carriera degli Slayer procedette senza sosta e il gruppo partì, nello stesso anno, per il Clash of the Titans, tour mondiale in compagnia di Anthrax, Megadeth e Alice in Chains in Nord America e con Megadeth, Suicidal Tendencies e Testament in Europa. Le performance degli Slayer furono documentate nel doppio live Decade of Aggression (1991), il quale vendette molto bene.

Terminata l'attività live, nella band ritornarono i problemi. Mentre tra Araya, King e Hanneman si creò un ottimo rapporto di amicizia e di cooperazione, Lombardo sembrò non essersi integrato bene con i suoi colleghi, riprendendo forti discussioni con loro. Egli uscì di nuovo dalla band, questa volta (secondo quanto detto da lui) per dedicarsi alla famiglia, precisamente per stare assieme alla moglie che stava partorendo ma altre voci sostengono che se ne andò per motivi pecuniari.

La dipartita di Lombardo riportò il gruppo in uno stato di precarietà e i membri rimanenti si misero alla ricerca di un sostituto. Tramite il batterista John Tempesta, gli Slayer conobbero Paul Bostaph (il quale suonò in gruppi come Forbidden e Testament), e, dopo un'audizione, venne assoldato come sostituto di Lombardo.

La band, con il nuovo arrivato, si preparò per l'edizione del Monsters of Rock del 1992 al Circuito di Donington Park, Inghilterra. A questa manifestazione parteciparono gli Slayer con Iron Maiden, W.A.S.P., Skid Row, Thunder e altre formazioni. Terminata l'attività dal vivo, la formazione si ritirò in studio per l'incisione di un nuovo lavoro discografico.

A distanza di quattro anni dall'ultimo disco in studio, uscì Divine Intervention (1994), un album molto feroce che, per certi aspetti, sembra ritornare al sound di Reign in Blood. Altre critiche vennero riservate al gruppo, sempre per presunte simpatie naziste e anche la registrazione venne considerata mediocre a livello sonoro. A parte ciò, il disco ebbe un buona vendita (oltre ad essere certificato disco d'oro) e Bostaph dimostrò di essere un'ottima alternativa al suo predecessore, grazie al suo grande bagaglio tecnico che diede un grande contributo alla musica del quartetto, oltre a collaborare nella stesura dei brani.

Mentre gli altri epigoni del thrash (Metallica, Megadeth e Anthrax), si allontanarono dal genere, sfornando album commerciali e venendo così accolti da emittenti musicali di massa come MTV, gli Slayer vennero considerati come uno dei pochi gruppi metal anni '80 a rimanere fedeli alle proprie origini.

Subito dopo l'uscita del disco, la band parte per il Divine Intourvention, assieme a Machine Head e Biohazard, rivelandosi un grande successo (soprattutto nei paesi dell'est europeo, dove gli Slayer sono molto seguiti).

L'attività live del gruppo continuò anche con la partecipazione ad altre due edizioni del Monsters of Rock; nel 1994 al "River Plate Stadium" di Buenos Aires (Argentina) con gruppi come KISS, Black Sabbath, Manowar e nel 1995 di nuovo a Donington con White Zombie, Metallica, Corrosion of Conformity e altri.

Terminata la serie di concerti, Paul Bostaph decise di dedicarsi ad un suo progetto chiamato "The Truth About Seafood" (progetto di breve vita dato che non arrivò mai alla pubblicazione di un album) e venne quindi reclutato Jon Dette, proveniente anch'egli dai Testament.

La band incise un disco di covers hardcore punk chiamato Undisputed Attitude nel 1996, contenente anche tre brani inediti come Cant'Stand You, Ddamm (scritti da Hanneman) e Gemini (scritto da Araya e King). Nel 1997, la nuova formazione degli Slayer si imbarcò per l'Ozzfest, partecipando come "headliner". Appena tornati, Dette decise di andarsene (si pensa per vari scontri verbali con Araya) e il ruolo di batterista torna a tormentare la stabilità dell'organico.

Fortunatamente, per il gruppo, dietro i tamburi tornò Bostaph (forse a causa del fallimento del suo progetto sopracitato), pronto per la composizione e l'incisione del nuovo lavoro, ovvero Diabolus in Musica nel 1998. Questo album vide una rilevante trasformazione stilistica: i brani divennero più lenti e oscuri, gli elementi hardcore punk vennero soppiantati da quelli nu metal e le ritmiche thrash vennero quasi tutte eliminate. Anche se la vendita del disco non fu pessima (600.000 copie), l'album venne duramente contrastato dai fans della vecchia guardia, ostili ai nuovi cambiamenti stilistici degli Slayer.

Nello stesso anno, il quartetto partecipa per la seconda volta consecutiva all'Ozzfest (nell'edizione tenutasi in Inghilterra) assieme a Pantera, KoЯn, Fear Factory e gli "headliners" Black Sabbath e Ozzy Osbourne.

Gli Slayer continuano la falsariga di Diabolus in Musica rilasciando nel 2001 God Hates Us All anch'esso molto contestato per le forte influenze nu metal.

Con Christ Illusion (2006), la formazione riprende il thrash metal che ha tanto caratterizzato gli anni precedenti alla svolta stilistica. Il nu metal si sente ancora ma non come i due precedenti dischi.

Le ultime dichiarazioni di Tom Araya lasciano trasparire che l'album successivo a Christ Illusion molto probabilmente sarà l'ultimo per gli Slayer. .

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