Iron Maiden | it

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Gli Iron Maiden sono un gruppo Heavy Metal Britannico, formatosi a Londra nel 1975 per iniziativa del bassista Steve Harris. Sono considerati uno dei gruppi più importanti ed influenti del genere e, assieme ad artisti come Saxon, Def Leppard e Venom, fanno parte della New Wave of British Heavy Metal, corrente al cui sviluppo hanno fortemente contribuito. Con oltre 100 milioni di dischi venduti sono, inoltre, considerati tra i gruppi di maggior successo della scena Metal.

Si sono esibiti come Headliner in molti festival musicali, tra cui il Rock in Rio, l'Ozzfest, il Monsters of Rock, il Download Festival, il Reading Festival, l'Heineken Jammin' Festival e nel 2008 si sono esibiti a Bologna al Gods of Metal, al Wacken Open Air, e al Sziget Festival di Budapest.

Gli inizi (1975-1980)
Gli Iron Maiden nascono nel 1975 a Leyton, un quartiere situato ad est di Londra, per opera del bassista Steve Harris, che aveva già militato in band come Gypsy's Kiss e Smiler. Harris prende l'ispirazione per il nome del gruppo guardando il film L'uomo dalla maschera di ferro, in cui compariva lo strumento di tortura detto La Vergine di Norimberga o "La Vergine di ferro" (in inglese Iron Maiden).

La prima formazione del gruppo fu costituita da Harris al basso, Dave Sullivan e Terry Rance alle chitarre, Paul Day alla voce e Ron Matthews "Rebel" alla batteria. Il loro primo concerto si tenne nel 1975 al Cart and Horses, un pub di Stratford; in quella occasione venne suonato per la prima volta dal vivo il brano Iron Maiden. Verso la fine dell'anno Sullivan venne sostituito da Dave Murray proveniente dagli Evil Ways, un gruppo della scuola di Hackney in cui suonava anche Adrian Smith (Murray ed il fondatore della band saranno gli unici membri fissi nell'intero arco della carriera del gruppo).

Pur presentando uno stile musicale che si ispira, in parte, al Punk, gli Iron Maiden si proposero fin da subito come alternativi a gruppi come Sex Pistols e Clash, che allora dominavano le classifiche Musicali. Nel clima musicale dell'epoca, dominato dal British Punk, ebbero inizialmente non poche difficoltà a trovare spazio; la loro grande occasione per farsi conoscere venne dal Ruskin Arms, uno dei pochi locali londinesi che proponeva musica dal vivo Hard Rock e Heavy Metal. Oltre alla musica, la band cura molto anche la propria scenografia, in quanto i loro concerti sono spesso accompagnati da effetti pirotecnici (in genere prodotti dagli stessi membri del gruppo). In questo periodo, fece una delle prime comparse "Edward the Head", una creatura dalle sembianze mostruose, in seguito conosciuta come "Eddie", che sarebbe diventata la loro mascotte ufficiale.

Dopo numerosi cambi di formazione, il gruppo trovò una certa stabilità con l'ingresso del cantante Paul Di'Anno e di Doug Sampson alla batteria nel dicembre del 1978 (quest'ultimo aveva già suonato con Harris negli Smiler). Questa formazione diede vita al primo Demo degli Iron Maiden, intitolato The Soundhouse Tapes. La prima tiratura di 5.000 copie del prodotto viene venduta per corrispondenza e va a ruba nel giro di poco tempo. Venne presentato a Neal Kay, famoso DJ Heavy Metal Britannico, il quale, inizialmente, sembrò snobbare il lavoro della band senza averlo nemmeno ascoltato ma, infine, decise di portarsi la loro audiocassetta a casa. Ascoltandola, Kay rimase stupefatto dalle potenzialità della giovane band, e così decise di trasmettere il demo nella sua radio.

Il brano Prowler comparve nelle chart del giornale Sounds, dalle cui pagine il giornalista Geoff Barton conierà, tra i primi, il termine New Wave of British Heavy Metal. Nel luglio 1979 una di queste copie finisce nelle mani del manager Rod Smallwood (famoso talent scout dei Judas Priest) che, ben impressionato, fa suonare gli Iron Maiden prima come spalla dei Motörhead il 3 settembre e poi come Headliners al Marquee Club di Londra il 19 ottobre. A questo concerto è presente anche Brian Shepard, il direttore della EMI.

In breve tempo il gruppo ingaggia un secondo chitarrista, Tony Parsons, e incide due nuovi brani, Sanctuary e Wrathchild per la compilation Metal for Muthas, pubblicata il 15 febbraio 1980 dall'etichetta Sanctuary Records. Dopo questa pubblicazione, Sampson abbandona la band per motivi di salute e viene prontamente sostituito da Gary Edwards (che compare solo nel brano Burning Ambition, B-Side di Running Free). Successivamente Harris recluta anche Dennis Stratton come secondo chitarrista dopo il rifiuto di Adrian Smith (poiché la sua band, gli Urchin, in quel momento riscuoteva un buon successo) e Stratton porta con sè il nuovo batterista Clive Burr. L'8 febbraio esce il singolo Running Free, il quale raggiunge il 34° posto nelle classifiche britanniche e porta la band a suonare alla trasmissione Top of the Pops della BBC.

I primi successi (1980-1981)
Con la nuova formazione viene pubblicato, il 14 aprile 1980, l'omonimo album d'esordio del gruppo, Iron Maiden, che consegue un ragguardevole successo raggiungendo la posizione #4 delle classifiche Britanniche, grazie a brani come Prowler, Running Free, Phantom of the Opera ed Iron Maiden.

Gli Iron Maiden partono dunque per il loro primo tour ufficiale, che entusiasma molto le folle, stupefatte dalle loro prestazioni sia musicali che sceniche. Si esibiscono come gruppo spalla dei Judas Priest nel loro British Steel Tour e in seguito, nel resto dell'Europa, fanno da supporto alla tournée di Unmasked dei KISS. Per la prima volta suonano anche in Italia, con tappe a Roma il 29 agosto e a Milano il 2 settembre.

Nel mese di giugno esce il singolo Sanctuary, non incluso nell'edizione Europea dell'album; il disco suscita non poche polemiche per la copertina raffigurante Eddie che brandisce un coltello sulle spoglie di Margaret Thatcher (allora primo ministro inglese). L'illustrazione venne censurata, coprendo gli occhi della Thatcher con una linea nera.
Dopo il tour, Stratton lascia il gruppo per divergenze musicali con gli altri membri, sentendosi maggiormente legato ad un Rock più melodico stile Fleetwood Mac che all'Heavy Metal (fonderà in seguito i Lionheart). Nella band entra così Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave Murray e già chitarrista degli Urchin. L'8 novembre esce il singolo Women in Uniform, cover degli australiani Sky-Hooks che vede ancora Stratton in veste di chitarrista. Sulla copertina compare nuovamente la Thatcher, questa volta armata di mitra e nascosta dietro ad un muro in attesa di vendicarsi di Eddie che passeggia ignaro a braccetto con due prostitute.

Rinnovato l'organico, gli Iron Maiden iniziano le registrazioni per il secondo album, pubblicato nel 1981 con il titolo Killers. Il disco evidenzia una notevole maturazione nella tecnica. La produzione, altro elemento di qualità del disco per il notevole miglioramento delle registrazioni in studio, è affidata a Martin Birch, già produttore di altri gruppi come Deep Purple e Rainbow. L'album, sebbene ritenuto valido dalla critica, grazie anche a canzoni come la title track, Wrathchild e Murders In The Rue Morgue, non riesce però a replicare il successo dell'esordio, posizionandosi al 12° posto nelle classifiche del Regno Unito.

Il quintetto inizia così un nuovo tour mondiale, in cui è Headliner in Europa e Giappone, ed apre concerti anche negli Stati Uniti. Dai concerti Nipponici venne estratto anche un EP, intitolato Maiden Japan e viene anche ripresa per la prima volta una loro esibizione dal vivo (Live at the Rainbow). In quel periodo, il carattere eccessivamente "ribelle" di Paul Di'Anno e il suo abuso di alcol e droghe iniziarono creare problemi nell'attività del gruppo, soprattutto in sede live, con il risultato di mettere a repentaglio la riuscita dell'intero tour della band. Per via dei suoi eccessi, la band decise di licenziarlo, anche se Di'Anno sostenne di essersene andato di sua volontà. Dopo la sua partenza, Paul Di'Anno formerà prima i Lonewolf (rinominati poi come Di'Anno, dove suonerà anche il futuro chitarrista degli Iron Maiden Janick Gers) e in seguito i Gogmagog, i Battlezone ed infine i Killers, oltre a cantare con i Praying Mantis.


L'arrivo di Dickinson (1981-1983)
Allontanato Di'Anno, gli Iron Maiden si mettono al lavoro per trovare un nuovo cantante. Nel 1981 il gruppo, al Reading Festival, assiste all'esibizione di una band di nome Samson che sta riscuotendo un gran successo ed un'ottima partecipazione di pubblico grazie anche al lavoro svolto dal vocalist Bruce Dickinson, all'epoca soprannominato Bruce Bruce o Air Raid Siren ("sirena d'attacco aereo"). Gli Iron Maiden decidono allora di ingaggiare proprio questo cantante che, a poche settimane di distanza dal festival, entra definitivamente nel gruppo.

La band entra in studio di registrazione nel 1982, e dopo pochi mesi esce il terzo album, The Number of the Beast, preceduto dal primo singolo Run to the Hills. Il disco presenta elementi sonori rinnovati rispetto ai due precedenti album ed è caratterizzato da un sound nuovo ed arricchito, ancora più vario dei precedenti, grazie alle notevoli capacità vocali di Bruce. Questo album è a tutt'oggi ritenuto tra i più importanti tra quelli prodotti in ambito metal e tra i più influenti per le future leve di questo genere. Nel disco sono presenti alcune delle canzoni più importanti della band, come Children of the Damned, 22 Acacia Avenue, Hallowed Be Thy Name, Run to the Hills e la title track The Number of the Beast; la ricchezza stilistica proposta viene ripagata con l'ascesa dell'album al primo posto nelle classifiche nazionali Britanniche.

Come tanti gruppi Heavy Metal di quegli anni, anche gli Iron Maiden non rimangono esenti da accuse di satanismo lanciate dalle principali organizzazioni religiose. Alcune di esse, in occasione dell'uscita di The Number of the Beast tentano più volte di boicottarne la distribuzione, giungendo al punto di bruciarne varie copie in pubblico. In realtà il brano che dà il titolo all'album e soprattutto il suo testo introduttivo ("Woe to you, oh Earth and Sea, for the Devil sends the Beast with wrath because he knows the time is short. Let him who hath understanding reckon the number of the Beast for it is a human number. Its number is six hundreds and sixtysix" — Guai a voi, Terra e Mare, poiché il Diavolo incollerito invia la Bestia, sapendo che il tempo è poco. Chi comprende questi argomenti riconosca il numero della Bestia, poiché è un numero umano. Il suo numero è seicentosessantasei), sono tratti dal libro di Rivelazione (o Apocalisse) contenuto nella Bibbia. Il brano è narrato dall'attore Vincent Price (sebbene non fu mai Price ad incidere la canzone, bensì un imitatore, dato che lo stesso Price pretese "non meno di 25.000 sterline" dal gruppo, che, ancora agli esordi, la ritenne una spesa eccessiva).

Il gruppo non fa molto caso alle polemiche e dà il via al tour The Beast on the Road, in cui gli Iron Maiden ricoprono il ruolo di Headliner per quasi tutte le tappe, tranne che negli Stati Uniti dove in alcune date aprono ai Rainbow, ad Ozzy Osbourne e ai 38 Special. Tuttavia il 29 giugno, al loro primo concerto da Headliner, a New York si registra il tutto esaurito e durante lo Show compaiono nuove scenografie che ruotano attorno ad un gigantesco pupazzo di Eddie. Anche grazie a Dickinson e Smallwood, che contribuiscono alla stabilità del gruppo, il gruppo si presenta ancora più dinamico e scatenato, con esibizioni Live caratterizzate da una più accesa teatralità.

La fama mondiale (1983-1986)
Terminata la tournée, la band si prende un periodo di riposo alle Bahamas dove registra il nuovo album, intitolato Piece of Mind (1983), subito seguito dal World Piece Tour. Il disco vede l'entrata in scena del nuovo batterista Nicko McBrain, ex collaboratore di Pat Travers e dei Trust, inserito nella band dopo la defezione di Clive Burr, uscito per problemi di stress e salute.

Musicalmente l'album presenta nuove influenze sonore, mutuate dalla scuola Progressive Rock, risultando meno massiccio dei precedenti grazie all'inserimento di brani più melodici e strutturalmente più complessi e ricercati . Gran parte di queste novità sono dovute proprio allo stile più tecnico e raffinato di McBrain, a differenza di quello di Burr che era più diretto ed incisivo. Un ulteriore aiuto venne da Dickinson che, grazie alla sua laurea in storia e letteratura, compose testi molto colti (ad esempio Revelations e Flight of Icarus). L'album viene molto apprezzato, e il brano The Trooper diviene una delle canzoni distintive degli Iron Maiden.

Sempre alle Bahamas, il quintetto registra nel 1984 il suo quinto album, intitolato Powerslave. Il disco riscuote anch'esso un enorme successo, centrando la seconda posizione delle classifiche nazionali e ripresenta sonorità più dure, conservando allo stesso tempo i tratti progressive inseriti nel precedente Piece of Mind. A caratterizzare principalmente questo prodotto è l'ispirazione del gruppo verso la civiltà Egizia, con frequenti riferimenti nei testi dei brani alla cultura e alle credenze di questo popolo antico. I due singoli Aces High e 2 Minutes to Midnight, assieme alla title track e alla traccia conclusiva The Rime of the Ancient Mariner, ispirata all'omonimo poemetto di Coleridge, diventano presto classici del gruppo e verranno suonate dal vivo in numerosi concerti. Il brano Flash of the Blade fa parte, tra l'altro, della colonna sonora di Phenomena, un film di Dario Argento.

Il loro successivo tour mondiale, il World Slavery Tour, fu il più lungo mai sostenuto dalla band: durò complessivamente tredici mesi, per un totale di 360 concerti. Alle date del tour si aggiunsero anche la partecipazione, come Headliners, al festival Rock in Rio (dove suonano di fronte ad un pubblico stimato tra i 250.000 e i 350.000 spettatori), e durante le quattro serate di "tutto esaurito" alla Long Beach Arena viene registrato il Live After Death (1985), considerato dalla stampa di settore uno dei più grandi dischi dal vivo nella storia del genere. È noto che, durante questo concerto, Bruce Dickinson gridò: « Scream for me, Long Beach!!! »

Le innovazioni (1986-1989)
Dopo un lungo periodo di riposo, durante il quale ciascuno dei componenti la band si dedica alle rispettive famiglie, la band torna in studio di registrazione e nel 1986 fa uscire l'album Somewhere in Time, disco che evidenzia un'evoluzione musicale per il gruppo. La moda del periodo, infatti, che prevede un largo utilizzo di suoni sintetizzati e di cui fanno largo uso anche importanti artisti Heavy Metal come Ozzy Osbourne, Judas Priest e KISS, contagia anche gli Iron Maiden che affiancano per la prima volta tali suoni alle chitarre ed al basso, mantenendo comunque uno stile sempre duro e gli stilemi progressive adottati nelle loro ultime produzioni.

]Importante risulta il contributo di Adrian Smith, che partecipa in maniera evidente alla composizione dei testi e delle musiche (ad esempio, il pezzo Wasted Years, caratterizzato dal celebre Riff iniziale, è stato scritto dal chitarrista). Fra i pezzi più famosi dell'album ci sono la già citata Wasted Years, Heaven Can Wait e il secondo singolo Stranger in a Strange Land. Le vendite del disco si dimostrano molto buone e consentono il raggiungimento del terzo posto nelle classifiche nazionali, ma le critiche verso questa svolta non tardano ad arrivare. Ciò nonostante, la tournée che segue l'uscita del disco, battezzata Somewhere on Tour, registra il "tutto esaurito" in molte nazioni e presenta esibizioni sempre più eclatanti, dominate da effetti speciali, luci e fuochi d'artificio.

Dopo due anni di concerti, gli Iron Maiden tornano in studio e nel 1988 lanciano sul mercato Seventh Son Of A Seventh Son. Nel disco sono ancora una volta avvertibili i sintetizzatori, accompagnati però da un notevole inasprimento dello stile del gruppo, e la voce di Dickinson è più dura e tagliente. Anche questo disco suscita polemiche per gli espliciti riferimenti a Satana, tant'è che alcuni detrattori considerano gli Iron Maiden seguaci dell'occultista Aleister Crowley, figura peraltro ritenuta affascinante da Bruce Dickinson, tanto che il cantante dedicherà proprio a questo misterioso personaggio il film Chemical Wedding, uscito recentemente nelle sale inglesi. I linciaggi che il gruppo subisce non impediscono comunque al disco di diventare uno strepitoso successo, piazzandosi al 1° posto delle classifiche britanniche, trainato da singoli acclamati dal pubblico come Infinite Dreams, Can I Play with Madness, The Evil That Men Do e The Clairvoyant, proposti per la prima volta dal vivo nel Seventh Tour of a Seventh Tour.

Primi anni '90 (1990-1993)
Dopo un periodo in cui il gruppo sembra aver trovato solidità nell'organico, Adrian Smith annuncia la sua uscita dalla band per intraprendere una nuova carriera solista: nel 1989 pubblicherà il disco Silver and Gold, sotto il nome di ASAP (Adrian Smith Audio Project). Al suo posto viene ingaggiato Janick Gers, in precedenza nel gruppo del vocalist dei Deep Purple, Ian Gillan.

Con la nuova formazione, gli Iron Maiden incidono un altro album nel 1990, intitolato No Prayer for the Dying. Il disco segna l'abbandono del sound sintetizzato, con un ritorno allo stile più ruvido degli esordi. Nonostante il numero di vendite sufficiente, il gruppo è accusato da critici e fans di aver perso di spessore, vena creativa e tecnica rispetto alle uscite precedenti. Tuttavia il singolo Bring Your Daughter...To the Slaughter è il primo, nella storia degli Iron Maiden, a classificarsi al 1° posto nelle classifiche britanniche rimanendo in tale posizione per 2 settimane. Assieme a questa canzone, sono ben accolti dal pubblico anche il brano di apertura Tailgunner, la title track e l'altro singolo Holy Smoke. Il tour dell'album in questione, No Prayer On The Road, è caratterizzato da scenografie volutamente più povere rispetto allo sfarzo dei tour precedenti.

L'album seguente, intitolato Fear of the Dark, esce nel 1992. Anche questa pubblicazione riceve qualche critica per le stesse ragioni di No Prayer for the Dying, ma si rivela comunque più valida della precedente in termini di popolarità e di vendite, raggiungendo il 2° posto nelle charts Inglesi, grazie anche alla famosa traccia omonima, punto fisso della band in sede Live. Anche pezzi come Be Quick Or Be Dead, Afraid to Shoot Strangers e la ballad Wasting Love riscontrarono buoni consensi da parte del pubblico, anche se posti in secondo piano rispetto ad altri più noti della loro carriera.

Il Fear of the Dark Tour vede gli Iron Maiden approdare anche al Monsters Of Rock del 1992, tenutosi al Castello di Donington insieme a Slayer, W.A.S.P., Skid Row ed altre band. Dalla data di Donington viene anche tratto un album dal vivo, denominato Live at Donington. Un altro tour, chiamato A Real Live Tour, viene allestito per il 1993. Da questa serie di concerti vengono tratti altri due lavori Live, A Real Live One ed A Real Dead One, recentemente riuniti in un doppio album dal titolo A Real Live Dead One.

L'era di Blaze Bayley (1993-1999)
Alla fine del Real Live Tour, Dickinson annuncia di voler lasciare la band. La fonte di questa decisione è da ricercare nell'insieme di numerosi fattori: i dissidi con Harris, la sua carriera ostacolata dal tempo trascorso con gli Iron Maiden e, non da ultimo, la voglia del cantante di cimentarsi in qualcosa di diverso (Bruce iniziò una propria carriera già nel 1990). La sua uscita lasciò impietriti numerosi fans, rimasti affascinati dalla sua voce e dalla sua presenza scenica che tanto avevano contribuito alla notorietà del gruppo.

La band si rimette così in cerca di un cantante. Le audizioni puntano, per volere di Harris, a scartare immediatamente i cantanti non Inglesi (si dirà che l'ex Helloween, Michael Kiske, non venne preso dal gruppo perché Tedesco), e fra i cantanti bocciati è annoverato, tra gli altri, lo scozzese Doogie White, che oggi canta per Yngwie Malmsteen. Alla fine il prescelto è Blaze Bayley, giovane voce...

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