Eildentroeilfuorieilbox84 | en

8    0

Eildentroeilfuorieilbox84 sono un gruppo musicale. Ma non solo. E suonano un genere chiamato “hard-quore”. Ma non solo. Parlano di cose importanti, ma senza prendersi mai sul serio. E sono fortemente antirazzisti, nel significato più ampio del temine. E questo sul serio. Eccoli:


Giorgio Rampone chitarra, voce, ruggito
“il vitellone numero uno”

Giuseppe “Gioi” Maulucci basso, voce, psicorchestra
“il vitello semplice”

Lorenzo Lemme batteria, voce, vocette
“il capretto saccente”

Alessandro Ciccarelli fiati, ombre, gabbiano ferito
“il caprone espiatorio”


Special ghosts:

Annalisa “Piede Colorato” Di Salvo danze, piedi, colori
“il cacatua saltellante”

Cristina “Citrulla” Spanò chine, nuvole ed è piccola
“l’agnellino fragile”

Patrizia “Patrik” Pecorella buio, luce, marmo
“lo scoiattolo vanitoso”

Il gruppo si forma a Roma nel giugno del 2004. All’interno di un box. L’84, appunto. Il primo organico conta Lorenzo Lemme (storico, ex-calciatore in prepensionamento e rumbero da strada), Giuseppe Maulucci (fisico, orientalista e bassista principiante), Giorgio Rampone (ingegnere, mimo e polistrumentista dalle dubbie capacità compositive) e fa capo al nome di Box84 (che fantasia!). Le tremende e frustranti precedenti esperienze nel sottounderground folk-core romano li fanno anelare alla potenza. Decidono allora di chiamarsi Eildentroeilfuorieilbox84. Da una data imprecisata è costretto ad aggiungersi Alessandro Ciccarelli (Etruria Criminale Banda, Madeké, varie orchestre Jazz e collaborazioni imbarazzanti), fotografo, trombettista, trombonista, trombadaviaggista ed esperto MIDI.

Ma vogliono di più. Decidono allora di puntare sulle immagini per i loro spettacoli. All’unanimità approvano l’ingresso con ovazione prima della splendida pittrice Patrik Pecorella e poi della mini-illustratrice Cristina Spanò e poi ancora della turbinante danzatrice Annalisa Di Salvo. E’ così che performance estemporanee di colori e balli, sinuose espressioni di impressionismo e cangianti frattali autogeni si intrufolano indistricabilmente nei loro concerti sconcertando, ma soprattutto distraendo il pubblico dal delirante guazzabuglio sonoro di sottofondo.

La fusione di diverse realtà musicali crea un sound molto particolare che ora chiamano “hard-quore”, a significare che mettono in gioco se stessi anche a costo di farsi male. Molto male. Blow-up li ha definiti “[non]sense prog-rock”. Loro padre dice che suonano “Dis/Art/Music”. Sarà vero? Comunque le influenze sono eterogenee e di largo respiro (ma che vuol dire?). In pratica: mettete un frullatore in un frullatore più grande e poi aggiungete dell’acqua, tutti gli album che avete e accendete il secondo frullatore (non fatelo mai!). Ciò che ne esce è Eildentroeilfuorieilbox84.

Dal gennaio 2005 suonano dal vivo in diverse manifestazioni e locali d’Italia accanto, tra gli altri, a Offlaga Disco Pax, Hormonauts, The Niro, Lite. Suonano perfino, e non si sa proprio come, al Sorpasso 2008 di Roma e al MEI 2009 di Faenza. E’ proprio dal vivo che danno il meglio: lo spettacolo è a dir poco strabiliante e i fan devono essere generalmente riaccompagnati a casa dai genitori.

Ah, dimenticavo: bevono solo acqua del rubinetto. (°_*)


/discografia

Nel dicembre del 2004 esce il primo demo-CD OBECALP, contenente 5 brani. Riscuote un enorme successo, pur se sembra registrato nel cesso di casa.

Nell'aprile del 2007 tiriano fuori dal cappello il primo Album-CD, o meglio EP, o forse un PE, comunque contiene pezzi nuovi e registrati meglio. Il suo nome è OMOTA'L. Il primo Album-CD in carta riciclata dove non c'è quest'informazione. Il primo Album-CD dove appare il simbolo (*_°), destinato a rimanere nella storia. Il primo simbolo che si scrive tutto tenendo premuto SHIFT. L'album viene presentato ufficialmente il 26 aprile del 2007 all'Heineken Jamming Contest di Roma, dove suonano accanto a BABBONATALE. Che poi muore alla fine del concerto. Consacrandoli al successo.

Il 24 aprile 2009 esce Ananab, il loro terzo lavoro in 12 tracce su policarbonato. Con Ananab tenteranno di scalare le classifiche di tutto il mondo. Poiché Ananab è l’incrocio. Basato sull’unione delle diversità, Ananab è antirazzista. Ananab, come gli altri lavori, è autoprodotto e protetto da Creative Commons per far sì che il suo messaggio si propaghi liberamente. Così come avviene nella strategia evolutiva dei batteri: Ananab è anche un legamechimico, una pesca, una noce, una banana, un ananas. Pensato e creato nel box è stato registrato con lo straordinario contributo di Mr. Reeks, alias Fabio Recchia, produttore artistico di Zu, Brutopop, Truce Clan, Assalti Frontali, Ardecore... Ananab è un continuo rapporto tra il potere dentro e il potere fuori. Ananab è l’incontro. È il contatto dei sensi, è una magnifica follia, Ananab è una fuga zaino in spalla. .

All albums

Top albums

Similar artists